Guida al riconoscimento del Pellegrino

Più passano i giorni, più incontri pellegrini, più impari a riconoscere modo di vestire, nazionalità, grado tecnico della camminata e tipo di dieta.

Attenzione: tutto quello che segue nell’articolo è frutto di esperienza personale sulla via francigena, non mi assumo responsabilità per altri tipi di Cammino e che nessuno si senta offeso 🙂

La prima cosa che guarda un pellegrino italiano negli altri pellegrini sono le scarpe. Le scarpe dicono un sacco di cose:

  • Nuove: novellino
  • Infangate: compagno di viaggio
  • Scarponcini: poco informato sul percorso
  • Scarponi da montagna: tedesco
  • Scarpa di Decathlon: principiante
  • Scarpa da trail: sa il fatto suo

Poi si guarda lo zaino, anche quello dice molto su dove vai e da dove vieni. Anche lo zaino è un indicatore del livello di Pellegrino:

  • Zaino 20 /25 lt: pellegrino della domenica, max un weekend di cammino
  • Zaino 30/50 lt: pellegrino medio, fino a 1mese di cammino
  • Zaino oltre 60lt: pellegrino a lungo raggio, solitamente con tendina appresso, quasi sempre stranieri

Il colore di braccia e collo indica da quanto tempo si è in cammino. Il modo di vestire la nazionalità.

Camicia a quadri a maniche corte? Quasi sicuro francese

Scarponi da scalata sull’Everest? I tedeschi non si smentiscono mai…

Abbigliamento super tecnico e tutto fluorescente? Italiani super snob!

E per mangiare? Inizi a farti un’idea dopo aver condiviso e/o cucinato insieme ad altri Pellegrini negli ostelli con uso cucina. L’italiano cerca sempre di fare primo/secondo/contorno/caffè . Ha sempre una scorta di sale per la pasta nello zaino, tanti anche il caffe, perché si sa, un italiano senza un buon caffè non è un buon italiano!

Le altre nazionalità non sono riuscita a distinguerle ancora: francesi , olandesi, canadesi, tedeschi….tutti a buttare chili di pasta in pochissima acqua, noncuranti del tempo di cottura.

Su una cosa siano tutti d’accordo, la cena si fa presto, massimo entro le 1930, ma anche alle 1830 è bene accetta!