Ogni pellegrino che si rispetti ha un documento che certifica il suo status : la Credenziale.
Si tratta di un documento personale che tiene traccia di tutti i luoghi e passaggi che compie il pellegrino, dal giorno in cui parte fino all’arrivo a destinazione.
Ricorda un po’ una scheda elettorale se vogliamo, funziona allo stesso modo: ogni luogo raggiunto = un timbro.
All’inizio è una vera e propria caccia al timbro. Capita di trovare bar o alimentari o musei che rilasciano il timbro, e in un paio di giorni hai già collezionato 12 timbri… Poi inizi a contare gli spazi mancanti fino a destinazione, e, a meno che tu non voglia collezionare plurime credenziali, devi iniziare a fare una cernita e a dire di no a molti timbri.
Ogni timbro è diverso, ogni timbro è un pezzo di cammino .
Ci sono timbri rotondi, quadrati, con icone di santi, con scritte latine…l’icona del mitico Sigerico va per la maggiore!
Poi ci sono i timbri megalomani, quelli che quando li vedi ti viene voglia di riprenderti la credenziale un momento prima che il timbro venga fatto: parlo dei timbri che prendono due o addirittura quattro spazi… odiosi come i SUV in città!!!
Non esiste un unico tipo di credenziale , ci sono diversi enti che le vendono. Noi abbiamo una credenziale molto rara, presa nel primo ostello dove abbiamo soggiornato, a Valpromaro, Lucca.
La credenziale diventa importante quanto il tuo zaino, che durante il Cammino è letteralmente la tua casa.
Un po’ spiegazzata, con i bordi consumati e ovviamente con tracce di pioggia, la credenziale racconta la tua storia di Pellegrino, dal primo timbro, messo con entusiasmo e stupore, fino all’ultimo, che sancirà la fine di un’esperienza personale fortissima.
Io ho ancora un po’ di spazio, dovrebbe bastarmi fino a Roma, ma non voglio pensarci ancora, voglio godermi ogni giorno di Cammino, guardando di tanto in tanto i timbri collezionati e non pensando a quelli mancanti.
Domani metteremo il timbro dei 100km mancanti a Roma, è un timbro importante, speriamo prenda solo uno spazio!