- Partenza: ponte d’Arbia
- Arrivo: San Quirico d’Orcia
- Km percorsi: 19+7
- Tempo percorrenza: 5,30h con le pause
- Difficoltà: impegnativa
- Meteo: nebbione, nuvoloso, sole!!!!
Ci svegliamo per le 6 avvolti da un muro di nebbia che farebbe orgoglio alle migliori nebbie padane. Silent Hill a confronto è un paesino da gita nel fine settimana, almeno li c’è qualcosa da vedere.
L’umore (di mio marito) se già era storto per l’ostello, ora è ai massimi livelli. Me lo devo tenere così per qualche ora.
Ci aspetta di nuovo una tappona, 26 km di saliscendi per la Val d’Orcia (sulla carta una figata), ma i primi km costeggiano ha via Cassia, dove Rocco patisce tantissimo la paura delle macchine e camion di passaggio.
La nebbia stamattina non ne vuole sapere di sparire fino alle 11 inoltrate, quando noi stiamo imboccando la parte bella della tappa , una strada bianca che, non a caso, si chiama strada provinciale del Brunello. Montalcino, il paese, svetta davanti a noi, e fa da cornice a classici casali con scontatissimi viali di cipressi, soliti vigneti ordinati, e qualche uliveto. Quante banalità da cartolina per stranieri!
Il sole è bellissimo, ma picchia forte sulle nostre teste, e la strada per il centro abitato di Torrenieri, ai piedi di San Quirico, è ancora lunga. Rocco accusa il caldo. Tutto bene, ha solo bisogno di fermarsi un po’, cosa improponibile visto il territorio. Vi ricordo che i campi verdi da sfondo del desktop sono in realtà coltivazioni di grano a terreno argilloso, ergo se ti siedi farai parte del paesaggio fino al raccolto. Sicché…
Il baretto di Torrenieri ci appare come un miraggio, sono quasi le 14 e i km fatti sono 19. Fuori c’è scritto “primi piatti, panini, taglieri, tabaccheria” Oggi, che è venerdi, non ci vogliono dire il perché ma i primi piatti non li fanno. Vada per l’ennesimo panino, la lista degli ingredienti non c’è: ” visto che si è in Toscana, lo si fa un modo solo…crudo e pecorino, che l’è più bono!” Wow, qui si che c’è grande scelta per mangiare !
Finito il nostro lauto pranzo prendiamo una decisione di cui qualunque pellegrino si vergognerebbe: finire la tappa in autobus. Rocco è davvero stanco e non vogliamo affaticarlo troppo, e nemmeno noi siamo due fiorellini. Ci tappiamo il naso e andiamo a prendere l’autobus, sentendoci un po’ colpevoli, quasi come se stessimo barando . Per questo il conto dei km è 19+7.
Arriviamo a San Quirico, scendiamo dalla corriera facendo attenzione a non essere visti da altri pellegrini, anche se il rischio di essere squalificati non esiste.
Il paesino è bellissimo e pulitissimo, oggi pomeriggio non è piovuto, e stasera ci aspetta una bella cenetta con prodotti tipici: pellegrini si, però ‘mo basta panino crudo + pecorino!
Quando tornate vi facciamo trovare gnocchi al pesto fatti in casa dalla mamma . Baci pellegrini.